Fiorentina-Italiano: la necessaria capacità di separare le cose

By Matteo Baldini

L'improvvisa perdita di un punto di riferimento, la sensazione di vuoto dovuta alle fondamenta che vengono meno, fa sì che - come impulso immediato - si cerchino nuovi appigli, ci si muova per individuare certezze che permettano di superare lo smarrimento.

L'assurda tragedia che ha toccato la Fiorentina, con la scomparsa di chi negli ultimi anni si era fatto carico delle faccende viola in tutto e per tutto, ha reso ben presente un senso di smarrimento a cui ha provato a rispondere Rocco Commisso, colpito nel profondo dalla scomparsa di Joe Barone ma pronto - con coraggio - a lanciare subito chiari input per il futuro viola, pur in un momento di lutto (momento che esula dal mero discorso professionale e sconfina in quello degli affetti).

Fare gruppo per ripartire

In tal senso il club viola ha saputo subito fare quadrato, lo ha fatto ancor di più grazie al tipo di rapporto creato tra Commisso e l'intero universo viola: un legame che spesso è stato associato - esplicitamente - a quello familiare, tanto da rendere persino automatico che il prossimo futuro del club sia all'insegna della continuità, con Pradè-Burdisso ad occuparsi dell'area sportiva e Alessandro Ferrari ad assumere compiti maggiori (non più da semplice direttore della comunicazione ma da responsabile dell'area aziendale in senso lato).