Cristiano Giuntoli prende in mano la Juventus: le future mosse del dirigente

By La redazione di 90min

È tutto nelle mani di Cristiano Giuntoli e quest'ultimo ha preso in mano la Juventus. Arrivato la scorsa estate dopo aver vinto lo Scudetto da direttore sportivo del Napoli, l'attuale direttore tecnico bianconero ha in mano il futuro del club bianconero. L'esonero - non per scelta tecnica ma comportamentale - di Massimiliano Allegri, di fatto, permette al dirigente di far partire ufficialmente il suo progetto di rinascita. Dopo un anno di apprendistato, con il tentativo di collaborazione con l'ormai ex allenatore juventino, Giuntoli è pronto a far rinascere la Juventus.

Dalla scelta dell'allenatore al (poco) budget a disposizione per il mercato passando per staff tecnico e dirigenza. Cristiano Giuntoli vivrà un'estate di fuoco e i tifosi della Juventus - oltre che la proprietà - sono nelle sue mani.

La scelta dell'allenatore per la Juventus 2024-25

Il futuro di Massimiliano Allegri era in bilico, con o senza sfuriata post gara all'Olimpico. Cristiano Giuntoli preferisce infatti un'idea di calcio differente, legata alla difesa a quattro e un gioco propositivo. Per questo motivo il tecnico livornese aveva davvero poche chance di rimanere alla guida dei bianconeri anche la prossima stagione (pur avendo un contratto pesante in scadenza nel 2025).

Il nome da cui ripartire per la panchina è ormai noto: Thiago Motta. È lui il prescelto di Cristiano Giuntoli. L'italo-brasiliano ha portato il Bologna in Champions League, è un tecnico emergente e soprattutto è in scadenza di contratto con i felsinei e questo permette di ingaggiarlo senza dover trovare alcun accordo con gli emiliani. Con lui c'è già stato qualche contatto e l'offerta sul tavolo è di 3,5 milioni di euro netti per due-tre anni (biennale con opzione per il terzo). Con Motta si ripartirà da moduli più offensivi come il 4-3-3 o il 4-2-3-1.

Lo staff tecnico per la Juventus 2024-25

Il nuovo allenatore porterà con sé qualche suo collaboratore, ma la Juventus metterà a disposizione anche alcuni suoi collaborati tecnici di fiducia. Insieme ad Allegri lascerà il ruolo di secondo allenatore Landucci, che presumibilmente seguirà il tecnico livornese nelle future esperienze. Chi invece rimarrà a Torino sono Simone Padoin e Francesco Magnanelli.

I due collaboratori godono della fiducia del club, non sono uomini di Allegri e possono aiutare anche il futuro mister (Thiago Motta?) nella gestione della squadra. Padoin ha giocato per anni in bianconero e può trasmettere i valori del club, il secondo invece viene definitivo come uno dei più bravi collaboratori dal punto di vista tattico.

Come cambierà la dirigenza nella Juventus

Qualche movimenti è già stato completato nel quadro dirigenziale in questi dodici mesi. Per esempio Matteo Tognozzi è passato ad ottobre al Granada, mentre da mesi Giovanni Manna è promesso sposo al Napoli dove potrebbe ricoprire il ruolo di direttore sportivo. La Juventus avrebbe già dato il suo benestare al trasferimento. Chi lascerà il club bianconero è Federico Cherubini, persona vicina ad Allegri e Agnelli.

In entrata invece si fanno i nomi di Giuseppe Pompilio, già vice di Giuntoli nelle esperienze a Carpi e Napoli, ora in scadenza di contratto proprio con il club partenopeo, e di Stefano Stefanelli, attuale diesse del Pisa. Tra area scouting, seconda squadra e settore giovanile non mancheranno le novità. Confermati Massimiliano Scaglia e Claudio Chiellini, mentre è in arrivo Michele Sbravati. Ma il colpo da novanta dirigenziale potrebbe arrivare dalla MLS: dopo un piccolo apprendistato da dirigente a Los Angeles, Giorgio Chiellini è pronto per il ritorno alla Juventus nel quadro dirigenziale. Ancora da definire il suo ruolo.

Come sarà il calciomercato estivo della Juventus

Uno degli obiettivi imposti dalla proprietà a Cristiano Giuntoli è quello di abbassare il monte ingaggi, mantenendo però la competitività della squadra. Impresa non facile di questi tempi. Sicuramente i contratti in scadenza di Alex Sandro e Adrien Rabiot permetteranno di risparmiare circa 20 milioni di euro lordi l'anno, che si aggiungono ai circa 6 milioni di euro lordi di Daniele Rugani. Le trattative per i rinnovi, del francese e dell'italiano, puntano ad abbassare lo stipendio annuale. In caso contrario si andrà ai saluti.

Considerando Danilo ormai uomo immagine Juve, i rinnovi più difficili dei giocatori in scadenza nel 2025 sono quelli di Federico Chiesa, Weston McKennie e Wojciech Szczesny. Non è escluso si possa arrivare alla cessione di uno, di due o addirittura di tutti e tre i calciatori per creare un tesoretto da investire in entrata. D'altronde da tempo si parla di Carnesecchi in ottica bianconera come nuovo portiere e alle spalle dell'attuale numero 7 bianconero cresce il giovane Kenan Yildiz che reclama spazio. La storia dello statunitense è particolarissima: la retrocessione del Leeds lo scorso anno ha fatto saltare un obbligo di riscatto da oltre 30 milioni di euro e in estate, tornato a Torino, ha convinto Allegri grazie ad un ottimo precampionato, ma il suo nome a lungo è stato tra i giocatori cedibili.

Da valutare anche la permanenza di altri calciatori che potrebbero portare altri soldi da spendere nel mercato in entrata: Arke Milik e Moise Kean per esempio in caso di offerta ritenuto soddisfacente potrebbero lasciare Torino, anche De Sciglio con l'addio di Allegri potrebbe lasciare la Juventus. Il sacrificio potrebbe arrivare con la cessione di Iling Jr che ha molto mercato in Premier League.

In entrata la Juventus può contare sui ritorni di Matias Soulé e Enzo Barrenechea, protagonisti di un'ottima stagione a livello personale. Per la difesa - soprattutto se dovesse confermarsi l'arrivo di Thiago Motta sulla panchina biancoenra - si fa il nome di Calafiori. In mezzo al campo la lista è lunga: da Koopmeiners dell'Atalanta a Thuram del Nizza passando per il pupillo Samardzic dell'Udinese. Ma è ancora presto per definirli veri obiettivi bianconeri perché il loro eventuale arrivo dipenderà dal suo mister juventino.


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