La situazione sul fronte rinnovo e gli obiettivi futuri: Lautaro si racconta

By La redazione di 90min

Ancora un'annata da trascinatore per Lautaro Martinez, miglior marcatore e capitano della sua Inter intenzionato - stando proprio alle ultime parole - a dare seguito all'esperienza nerazzurra, senza assecondare possibili voci di mercato e senza vedere ostacoli sul fronte del rinnovo. L'attaccante argentino ha parlato a La Gazzetta dello Sport soffermandosi proprio sul rinnovo con l'Inter e sul legame con la piazza, queste le sue parole:

"Lo Scudetto è una gioia per la vita, io considero l'Inter semplicemente casa. L'ho sentita proprio così dal primo giorno ed è forte anche il legame con Milano: qui c'è un'atmosfera speciale, qui crescono i miei figli, qui mia moglie ha un ristorante e qui sento l'amore della gente. Devo tutto alla società e al popolo interista: mi sono stati vicini dall'inizio, solo grazie a loro sono riuscito a diventare capitano, che è onore e responsabilità. Alzare la coppa della seconda stella con la fascia è un sogno che mi ha dato il calcio".

Il titolo di capocannoniere: "Una gioia nella gioia, i numeri dicono cheogni stagione riesco a migliorarmi perché questa è la mia mentalità: cercare di superarmi, avere nuovi obiettivi. Il gruppo viene davanti al singolo, io ho solo capitalizzato un lavoro di tutta la squadra".

Se ha risentito Lukaku: "No, non mi ha risposto quella famosa volta e per entrambi è finita lì. Abbiamo tutti voltato pagina".

Il tema del rinnovo: "Siamo vicini, mancano solo un paio di cosette...Ho detto 'in settimana' perché poi finisce il campionato evolevo definire tutto prima della Coppa America. Mi rendo conto che la situazione societaria possa ritardare tutto: noi parliamo con Marotta e Ausilio, ma dipende anche dalla proprietà... Aspettiamo, non so cosa accadrà da qui alla prossima settimana, manon ci sono problemi tra di noi".

I prossimi obiettivi: "L’Inter veniva da anni senza successi e negli ultimi 4 ha sempre messo in bacheca qualcosa.Il ciclo deve continuare, ha ragione il direttore Marotta quando dice che 'dobbiamo alzare l’asticella'. Non scelgo tra gli obiettivi, li voglio tutti, ma il prossimo passo è la Champions: a Istanbul era un sogno vicinissimo, mentre l’unica partita che vorrei rigiocare quest’anno è quella contro l'Atletico. Ma a Milano, non a Madrid: se avessimo sfruttato le occasioni, sarebbe stato diverso. Certo, anche al Metropolitano abbiamo sbagliato: se vai in vantaggio, devi conservarlo. Su questo bisogna migliorare".

Su Taremi: "Lo abbiamo affrontato e ho visto tante sue partite. È un grande attaccante, molto tecnico e con un altro modo di giocare. Ci darà una grande mano: penso possa essere un nuovo Arnautovic per la capacità di far salire la squadra".

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