L'indizio sul futuro e la fine del ciclo al Milan: Pioli si congeda dai rossoneri

By La redazione di 90min

Stefano Pioli si congeda da San Siro e dal Milan, lo fa con un 3-3 contro la Salernitana che non ha ovviamente peso a livello di classifica ma che lascia diverse fotografie proprio pensando ai tanti addii: da quello del tecnico a quello di Giroud e Kjaer. Pioli ha parlato nel post-partita ai microfoni di DAZN, esprimendo le proprie sensazioni per l'addio ai rossoneri e per l'omaggio tributato dalla squadra e dai tifosi. Queste le sue parole riportate da PianetaMilan:

"Ai miei giocatori ho ripetuto spesso che sono stati un gruppo speciale. Un gruppo normale si sarebbe voltato dall'altra parte, ma noi ci siamo dati una mano e ci siamo aiutati".

Sulla tifoseria: "Io ho vissuto delle emozioni qui al Milan grazie ai tifosi che penso possano capitare poche volte nella vita di un allenatore. Mi hanno riempito il cuore di gioia e gratificazione. Non posso che essere orgoglioso si essere entrato nella storia di questo club".

Sul futuro: "Questa esperienza grazie a tante vicissitudini mi fanno arrivare in questo momento ad un livello che mi fa voler vivere ancora di più. Se ci sarà la possibilità vorrei fare qualcosa di ancora più speciale. Spero di trovare le persone che ho trovato qua. Siamo stati la squadra più giovane della storia a vincere uno Scudetto. Mi sento di poter dire di avere l'ambizione per avere un'altra esperienza di questo tipo, Il mio agente mi chiamava in queste settimane, ma io gli dicevo di non dirmi niente fino all'ultima partita. Pensavo di arrivare a fine stagione con il pensiero di staccare, anche perché quando alleni da tanti anni succede. Ho bisogno di trovare qualcosa di stimolante".

Lafine di un ciclo e l'indizio sul futuro: "I cicli cominciano e finiscono, non è semplice farli durare a lungo e noi ci siamo riusciti ed è la cosa migliore per tutti. Tante volte sono uscito da San Siro con emozioni che ho sempre sognato di vivere. Quando abbiamo cominciato qui sapevamo quello che c'era e poi noi abbiamo costruito. Qualcosa di speciale per me significa migliorare i giocatori, far ottenere risultati migliori rispetto al passato, migliorare il patrimonio, far salire i bilanci. Ho studiato l'inglese, potrebbe essere il momento giusto. Nei prossimi giorni mi guarderò indietro e poi vedremo cosa succederà. Lo affronto con serenità".

Le critiche: "Cerco di non perdere fiducia ed equilibrio. Nel nostro ambiente è tutto esagerato, complimenti e critiche. Io non vado dietro a tutto questo. Le critiche ci sono state, ma quando sono così forti è perché sei molto in alto e tutti ti vogliono vedere cadere giù. Mi sono scoperto resiliente e tenace. A me non piacciono tanto gli allenatori che parlano tanto, tra quelli che hanno lavorato in passato, non tra quelli che stanno lavorando. Chi allena sa come funziona in questo mondo. Chi sa che le difficoltà ci sono dovrebbe essere più equilibrato".

Cosa manca al Milan: "Oggi spetta a qualcun altro costruire un Milan più forte e ambizioso. Io mi auguro che ritorni quell'ambiente che abbiamo potuto vivere noi. Chi arriverà al mio posto troverà un gruppo di persone responsabili".

Queste invece le parole espresse per salutare i tifosi, riportate da MilanNews: "È la serata dei ringraziamenti, quindi comincio dal ringraziare chi mi ha voluto qui, chi mi ha sostenuto, chi mi ha dato la possibilità di allenare un club fantastico. Grazie alla proprietà, ai dipendenti di Casa Milan e di Milanello, grazie al mio staff, che ha fatto un grande lavoro, grazie ai miei giocatori; a voi dico che sapete cosa penso di voi, siete speciali e certe cose rimarranno. Poi ci siete tutti voi: siete stati tantissimi, ci avete spronato, ci avete stimolato, ci avete una energia che noi abbiamo cercato di mettere sul campo. Abbiamo perso insieme, abbiamo sofferto insieme, abbiamo vinto e gioito insieme. Avete messo il fuoco nel mio cuore e rimarrà sempre acceso: non vi dimenticherò".

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