Il pagellone della Serie A 2023-24

By Francesco Castorani

Il campionato diSerie A 2023-24 si è finalmente concluso con tutti i suoi verdetti. Per essere più precisi, manca soltanto una sfida al completamento delle 380 gare stagionali: il recupero tra Atalanta e Fiorentina in programma il prossimo 2 giugno. Una partita che servirà a celebrare ancora il cammino pazzesco della squadra bergamasca al Gewiss Stadium, ma il cui risultato non potrà cambiare nessun verdetto stabilito nell'ultima giornata.

Con una retrocessione decisa nei minuti di recupero e alcuni piazzamenti europei confermati all'ultimo respiro, che voti dare alle squadre che hanno disputato la 92° stagione di Serie A? Ecco il nostro pagellone.

Il pagellone delle squadre della Serie A 2023-24

Andiamo in ordine alfabetico, per confondere un po' la storia gerarchica di una classifica che in molte vorranno riguardare per gran parte dell'estate, e che altre vorranno invece dimenticare il prima possibile. A come Atalanta (8.5), ormai non più una sorpresa, ma la certezza italiana nella miglior annata della sua storia. Se dovessimo considerare anche l'Europa League il voto finale sarebbe 10; focalizzandoci sulla Serie A c'è una qualificazione in Champions centrata e un possibile terzo posto da provare a rendere reale nella sfida del 2 giugno contro la Fiorentina. I tifosi bergamaschi hanno intonato "Vinceremo il Tricolor" al termine di Atalanta-Torino, un segnale chiaro delle aspettative create nella corrente stagione.

Dalla A alla B di un Bologna (9) che ha conquistato una clamorosa qualificazione in Champions League. Il quinto posto finale davanti a squadre molto più attrezzate, una festa durata settimane e il ruolo di autentica rivelazione della Serie A 2023-24. Una stagione così non si viveva in città da 60 anni e in molti faticano ancora a comprendere la portata dell'eroica annata felsinea. Il Cagliari (6.5) si è salvato con una giornata d'anticipo. L'ha fatto conservando il legame con Claudio Ranieri e schierandosi al fianco del proprio allenatore anche nei momenti più complicati. Ne è uscito con tanti finali intensi e un abbraccio a un signore che il mondo del calcio non dimenticherà.

Bologna players celebrate at the end of the Serie A football... | Insidefoto/GettyImages

Più travagliata l'annata dell'Empoli (6) che nella corrente stagione è passato dai 13 punti conquistati da Zanetti e Andreazzoli nella prima parte ai 23 di Davide Nicola nella seconda. Una salvezza da tachicardia, maturata al 93° nel destro esplosivo di Mbaye Niang. Una stagione resa sufficiente soltanto dalle emozioni degli ultimi 90 minuti. Vincenzo Italiano e la Fiorentina (5.5), una storia felice nelle coppe, meno se consideriamo il percorso in campionato. Un anno di Serie A insufficiente per la viola che non riesce a tenere fede alle potenzialità dimostrate fuori dall'Italia. Un voto che chiaramente diventa molto più alto se vi aggiungiamo la seconda Finale di Conference consecutiva centrata da Biraghi e compagni.

Il Frosinone (4.5) è caduto nel peggiore dei modi, nella disperazione e nel silenzio di un Benito Stirpe incredulo. I legni colpiti negli ultimi 90 minuti disponibili e una retrocessione maturata in casa, nonostante Eusebio Di Francesco si presentasse alla sfida con un sedicesimo posto momentaneo e due risultati utili su tre. I ciociari hanno perso contro chi ha pareggiato di più in tutto il campionato, sprecando quanto di buono mostrato nella prima parte di stagione. Si trattava di una neopromossa come il Genoa (7.5), che con Gilardino ha mostrato fin da subito di meritare la Serie A. 49 i punti a referto del Grifone, esaltato da Gudmundsson e dalla crescita di un allenatore che ha messo in difficoltà molte delle grandi. Il sogno europeo è sfumato solo per una manciata di punti, ma i rossoblù hanno posto basi promettenti per il prossimo futuro.

Frosinone Calcio v Udinese Calcio - Serie A TIM | Giuseppe Bellini/GettyImages

Poi la squadra Campione d'Italia a cui, considerando soltanto la Serie A, è giusto consegnare un 10. 94 i punti finali di un'Inter che ha trionfato con cinque giornate d'anticipo nel modo più gustoso; in un derby giocato in casa dei propri rivali. Poi, l'ultimo mese di calcio i nerazzurri l'hanno trasformato in una passerella, lasciando qualche punto per strada, ma godendosi un successo meritato dalla prima all'ultima giornata. Più complicato stabilire un voto oggettivo per la Juventus, che ha condotto una prima parte di campionato perfetta (da 10), e una seconda horror (da 4). La media fa 7, che ci sembra un voto adeguato per una squadra che ha comunque centrato la qualificazione in Champions League, obiettivo minimo, mollando la corsa Scudetto nel mese di gennaio.

Ci si aspettava qualcosa in più anche dalla Lazio (5.5) che rispetto alla passata stagione ha perso ben cinque posizioni, concludendo in un settimo posto che coincide con il peggior piazzamento dal 2019. Il club biancoceleste ha chiuso il ciclo Sarri prima del tempo e ottenuto una qualificazione in Europa League grazie all'arrivo di Igor Tudor, rialzando la testa soltanto nel finale di stagione. Si è salvato con largo anticipo invece il Lecce (6.5), prima di Roberto D'Aversa e poi di Luca Gotti. Il brutto finale di gara che ha condotto all'esonero del primo è stato quasi subito dimenticato grazie alla gestione dell'ex Udinese. 13 punti in 10 partite, una media ampiamente da salvezza e un progetto prolungato alla prossima stagione.

Cagliari v US Lecce - Serie A TIM | Enrico Locci/GettyImages

Secondo posto per il Milan (7) di Stefano Pioli, l'ultimo di un ciclo concluso nell'abbraccio di San Siro a cinque anni dal suo inizio. Dal club rossonero ci si aspettava un testa a testa per lo Scudetto, ma i ritmi di viaggio dell'Inter hanno messo una distanza incolmabile con tutte le altre inseguitrici. Tra loro il Milan è quella che ha fatto meglio, ottenendo una piena sufficienza che si abbassa se invece allarghiamo lo sguardo anche alle coppe. Sono pochi i chilometri che separano il capoluogo lombardo da Monza (7), confermata una realtà importante del nostro campionato. Con Raffaele Palladino i brianzoli hanno galleggiato ancora a metà classifica, conquistando qualche punto in meno rispetto alla passata stagione, ma con una salvezza mai in discussione.

Da dimenticare l'annata del Napoli (4) Campione d'Italia in carica. Con lo Scudetto cucito sul petto il club partenopero ha salutato la stagione tra i fischi del Diego Armando Maradona. Un progetto che si è spezzato in parte con l'addio di Luciano Spalletti e che nè Rudi Garcia, nè Walter Mazzarri e nè Francesco Calzona sono riusciti a sistemare in corso d'opera. 37 punti in meno, la mancata qualificazione alle coppe europee e un nono posto che rappresenta il peggior piazzamento degli ultimi 15 anni.

ACF Fiorentina v SSC Napoli - Serie A TIM | Gabriele Maltinti/GettyImages

Non positiva nemmeno la stagione italiana della Roma (6), a due facce considerando il passaggio del testimone di metà anno tra José Mourinho e Daniele De Rossi. Dopo la vittoria in Finale di Europa League sfiorata 365 giorni fa, il club giallorosso ha faticato in patria, rimontando per cercare un piazzamento tra le prime cinque, al quale si è arreso soltanto nell'ultimo mese. Un sesto posto che vale l'Europa League anche nella prossima stagione, competizione in cui la Roma ha dimostrato di poter arrivare in fondo con continuità. Nella prossima annata servirà un salto di qualità anche in Italia.

La Salernitana (3) è stata la prima a crollare in Serie B. È successo il 26 aprile, a un mese esatto dalla conclusione del campionato. Soltanto 17 i punti della squadra campana, che non è mai riuscita a risollevarsi. Sulla panchina si sono alternati Paulo Sousa, Filippo Inzaghi, Fabio Liverani e Stefano Colantuono, ma la retrocessione, nonostante un mercato di gennaio che puntava a rivoluzionare gran parte della rosa, è apparsa via via sempre più improbabile, riconsegnando alla Salernitana la serie cadetta dopo tre anni consecutivi in A. Serie B in cui è finito con meno anticipo anche il Sassuolo (4.5), interrompendo un percorso di 11 stagioni consecutive nel massimo campionato italiano. Sulla retrocessione ha pesato una prima parte di stagione molto negativa, e l'incapacità di imporsi contro i rivali diretti. Nemmeno l'arrivo dell'esperto di salvezze Davide Ballardini è riuscito a invertire la rotta di un'annata condizionata dal grave infortunio di Berardi.

Hellas Verona FC v US Sassuolo - Serie A TIM | Alessandro Sabattini/GettyImages

Se sarà ritorno in Europa per il Torino (6.5) non dipenderà dal Torino. Ivan Juric ha centrato il nono posto, forte degli scontri diretti con il Napoli e ottenendo gli stessi punti della passata stagione. In questa però a stabilire se i granata giocheranno o meno la prossima Conference League sarà il risultato della Finale tra Fiorentina e Olympiakos; se la squadra viola dovesse conquistare il trofeo, trascinerebbe nella prossima coppa anche Buongiorno e compagni. Si è salvato all'ultimo respiro l'Udinese (5). L'ha fatto con Fabio Cannavaro, dopo aver cominciato con Sottil e proseguito per gran parte della stagione con Cioffi. Un gol di Keinan Davis allo Stirpe si è rivelato fondamentale per evitare quella brutta sorpresa occorsa al Frosinone; comunque una stagione da dimenticare per i friulani che partivano con aspettative diverse.

Sono cambiate a stagione in corso le possibilità di un Hellas Verona (7.5), il cui mercato invernale ha complicato ampiamente le chances di non retrocedere. Dal Bentegodi sono partiti 16 giocatori, tra cui molti titolari, in un ricambio che ha tolto esperienza e qualità alla squadra veronese, ma che ha finito per esaltare il lavoro di Marco Baroni. Una salvezza conquistata in una corsa contro il tempo, da una condizione in cui quasi tutti vedevano l'Hellas spacciato, al pari della Salernitana. Nella seconda parte di stagione Noslin e compagni hanno invece cambiato marcia, ottenendo più o meno gli stessi punti di Napoli e Juventus (24) e festeggiando una salvezza memorabile.


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