10 progetti in cima ai pensieri dei leader IT di oggi

Dai tempi in cui può essere fatta risalire la sua nascita, 40 anni fa, la figura del CIO è andata incontro a una sostanziale trasformazione, passando da una professione prettamente tecnica a un ruolo esecutivo sempre più focalizzato sul business e sulla strategia.

Quasi la metà (49%) dei leader IT che hanno risposto alla ricerca State of the CIO 2024 [in inglese] di Foundry, editore di CIO.com, afferma di avere tra le sue principali aspettative quella di svolgere un ruolo più strategico nei prossimi anni, mentre un altro 36% prevede una forte enfasi sulle responsabilità relative alla trasformazione.

Questo cambiamento si riflette in tutta una serie iniziative alle quali i Chief Information Officer dedicano sempre più tempo. Tale lista, lunga e variegata, si concentra sulla finalizzazione di risultati d’impatto per l’azienda, rimodellando ulteriormente le responsabilità e le prospettive del ruolo.

Mix di pilastri dell’IT e di fattori di differenziazione aziendale, questi progetti “top-of-mind” rappresentano un modo efficace per comprendere la direzione che l’Information Technology prenderà nei prossimi anni: dall’intelligenza artificiale e dall’analisi dei dati, fino alla experience degli utenti e dei dipendenti, qui di seguito trovate una panoramica sulle aree strategiche e sulle iniziative a cui i leader IT prevedono di dedicare più tempo quest’anno, secondo quanto emerge dal suddetto studio.

1. Intelligenza artificiale e apprendimento automatico

Non sorprende che l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico siano in cima all’elenco delle iniziative per le quali i CIO prevedono un maggiore coinvolgimento nel prossimo anno, stando alle risposte dell’80% dei partecipanti al sondaggio State of the CIO.

Ma anche altre indagini offrono risultati simili. Per esempio, nel suo Global CIO Report 2024 [in inglese], il vendor di servizi tecnologici Logicalis ha rilevato che l’89% dei Chief Information Officer ha dichiarato di “cercare attivamente opportunità per incorporare le funzionalità IA in azienda”, rendendo questa tecnologia la priorità numero 1 anche tra i suoi intervistati.

Sebbene l’intelligenza artificiale, il machine learning e l’IA generativa – l’ingresso più recente in questo contesto – non siano una novità, stanno diventando sempre più mature e sempre più mainstream. Ciò fa sì che i CIO passino dalla sperimentazione e dalla verifica dell’intelligenza a livello di costi, alla crescita delle implementazioni e alla pervasività della loro diffusione in tutta l’azienda.

L’approccio adottato da James Phillips, CIO del produttore di software Rev.io, riflette questa tendenza. Ha creato un programma di intelligenza artificiale incentrato sull’identificazione di casi d’uso aziendali in cui quest’ultima può avere una rilevanza, come la risoluzione di un problema o lo snellimento di un processo. Dopodiché, i potenziali progetti e i ritorni attesi vengono sottoposti al vaglio di un comitato creato ad hoc per garantire che le iniziative di IA perseguite siano di impatto.

“Ci assicuriamo che siano i progetti giusti da portare avanti”, rivela Philips.

2. Cybersecurity

L’attacco ransomware di febbraio all’unità Change Healthcare di UnitedHealth Group [in inglese] ha rafforzato la consapevolezza che la sicurezza informatica debba rappresentare una preoccupazione importante per i dirigenti di tutto il Paese, e le sue continue ripercussioni – che includono anche un’indagine federale – hanno contribuito a mantenere elevato lo stato di allerta nei confronti della vicenda [in inglese].

Questo attacco e tutti gli altri che, nel corso degli anni, si sono avvicendati a un ritmo costante anni hanno messo la cybersecurity in primo piano non solo per i CISO, ma anche per i CIO, sottolinea Chad Anderson, assistant professor di sistemi informativi e analytics nella Farmer School of Business della Miami University.

“Eventi come l’attacco di UnitedHealthcare stimolano il dibattito sulla sicurezza informatica e sul fatto che le aziende stiano, o meno, investendo abbastanza risorse nei loro programmi di security”, spiega.

Questa osservazione è confermata anche dalle analisi di State of the CIO, con il 70% dei manager del comparto che indica la cybersecurity come un’area di crescente coinvolgimento, subito dopo l’intelligenza artificiale, così come lo studio rileva che i CIO considerano la necessità di migliorare la sicurezza come il principale fattore di aumento del budget IT.

Krishna Prasad, Chief Strategy Officer e CIO di UST, un’azienda di soluzioni per la trasformazione digitale, si dice convinta che la cybersecurity non solo sia un tema di primaria importanza, ma anche un’area di lavoro significativa per l’Information Technology in generale, in quanto è incaricata di eseguire gran parte degli sforzi di mitigazione del rischio. Come Prasad, molti altri dirigenti tecnologici e ricercatori specializzati nella tecnologia, nonché le analisi di mercato, citano diverse aree di crescente coinvolgimento dell’IT in progetti legati alla sicurezza informatica. Tra questi, vale la pena citare l’implementazione di strumenti di sicurezza basati sul cloud, gli anti-ransomware e le analisi del comportamento degli utenti, oltre a varie tecnologie di autenticazione. I progetti IT includono anche l’implementazione di soluzioni di sicurezza AI-powered e altre tecnologie che supportano un modello di sicurezza zero-trust.

3. Privacy dei dati, conformità e gestione del rischio

Allo stesso modo, i CIO prevedono di essere maggiormente coinvolti in tre aree strettamente correlate alla cybersecurity: la privacy dei dati, la conformità e la gestione del rischio.

Non a caso, il 61% dei partecipanti al sondaggio State of the CIO ha dichiarato che la privacy dei dati e la conformità sono aree in cui prevede di essere maggiormente coinvolto nel 2024, posizionandosi al terzo posto della lista. La gestione del rischio occupa, invece, l’ottava posizione.

Per il CIO di Rev.io ciò comporta il dover dimostrare l’adesione e la certificazione nei framework.

Entro la fine dell’anno, il manager conta di ottenere le certificazione ISO/IEC 27001 e SOC 2, sviluppate dall’American Institute of Certified Public Accountants. Inoltre, sta lavorando all’attestazione annuale di conformità della sua azienda con il Payment Card Industry Data Security Standard (PCI-DSS).

Phillips precisa che tali sforzi sono fondamentali per costruire la fiducia tra i partner, soprattutto quando la propria azienda cerca di crescere e di espandersi nei mercati internazionali.

4. Analisi dei dati

I CIO non solo sono più coinvolti nella sicurezza dei dati, ma stanno anche aumentando l’attenzione nei suoi confronti, al fine di assicurarsi che le informazioni della loro azienda siano pronte per essere utilizzate per l’analisi, con il 54% dei Chief Information Officer che prevede una maggiore enfasi sull’analytics nell’anno a venire, sempre secondo il sondaggio State of the CIO.

La ricerca di PwC [in inglese] ha evidenziato risultati simili, con il 47% dei CIO che ha dichiarato di “dare priorità alla trasformazione delle loro piattaforme di dati per guidare la crescita del business”.

Queste cifre non sono sorprendenti, data l’importanza dei dati, non solo per alimentare le applicazioni di IA e ML, ma anche per foraggiare i programmi di business intelligence convenzionali.

“Questo rafforza la necessità di dati validi, di una loro governance, di punti di integrazione e di avere l’infrastruttura giusta per fornirli in modo giusto affinché siano pronti per l’analisi”, spiega RJ Juliano, vice president senior, CIO e responsabile marketing di Parkway Corp.

5. Customer experience

L’analisi dei dati si inserisce anche in un’altra area di crescente attenzione per i CIO nel 2024: la customer experience. Circa il 51% dei CIO ha dichiarato che l’esperienza del cliente è un argomento da affrontare con maggiore attenzione nel corso di quest’anno, in cima alla lista del sondaggio State of the CIO.

Il CIO di Goya Foods, Suvajit Basu, ha in corso un lavoro di questo tipo all’interno della sua organizzazione IT, notando che questi progetti di CX si basano sulla business intelligence e sull’analisi dei dati per garantire che i punti di contatto digitali che i clienti utilizzano per interagire con l’azienda “rendano più facile il loro coinvolgimento con noi”.

6. Crescita aziendale

La creazione di una buona customer experience rientra in un’altra area di attenzione per Basu: l’identificazione e l’implementazione di progetti che possono avere un impatto sul successo aziendale.

“In qualità di CIO, guardo a ciò che può spostare l’ago della bilancia per l’azienda”, spiega.

La stragrande maggioranza dei Chief Information Officer dichiara di avere ben chiara questa aspettativa: l’88% di coloro che hanno risposto al sondaggio State of the CIO ha dichiarato che il loro ruolo sta diventando sempre più incentrato sul digitale e sull’innovazione. Si tratta di un dato in crescita rispetto all’85% che si è espresso in tal senso nel 2023.

Questo spiega perché quasi la metà (48%) ha indicato lo sviluppo del prodotto e l’innovazione come priorità per il 2024.

Phillips di Rev.io sta implementando una piattaforma alimentata dall’intelligenza artificiale per assistere i team che si occupano dell’assistenza clienti e supportarli nel loro lavoro. Il sistema, che sfrutta un Large Language Model (LLM), cerca tra i record dell’azienda per identificare le informazioni più rilevanti richieste dai team mentre assistono i clienti. Si prevede che lo strumento renderà i membri più efficienti, rallentando così la necessità di nuove assunzioni, dato che la crescita dell’azienda va di pari passo con l’aumento delle esigenze del servizio clienti.

7. Experience per i dipendenti

I Chief Information Officer stanno utilizzando l’intelligence e altre tecnologie per creare esperienze migliori per i loro dipendenti. Infatti, il 40% dei CIO che hanno risposto al sondaggio State of the CIO ha citato questo aspetto come un’area in cui l’IT sarà maggiormente coinvolto nel corso di quest’anno.

Prasad, CIO dell’UST, fa parte di questo gruppo. Ritiene che offrire esperienze positive sia diventato sempre più importante per trattenere i lavoratori e per soddisfare le crescenti aspettative di tecnologie senza attrito sul posto di lavoro.

“I dipendenti di oggi cercano un’esperienza migliore in ogni aspetto del loro rapporto con l’azienda; si aspettano qualcosa di superiore”, dice Prasad.

8. ESG

Allo stesso modo, le crescenti aspettative dei CEO, dei dipendenti, dei clienti, delle autorità di regolamentazione e di altri stakeholder in merito alle prestazioni di un’azienda sulle questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) [in inglese] hanno spinto quest’ultimo aspetto ai vertici delle priorità dei CIO (al settimo posto, secondo State of the CIO, con il 47% che sostiene di dedicare più tempo a questo argomento).

Ci sono un paio di ragioni per tale crescente livello di interesse per l’ESG tra i dirigenti del settore tecnologico, tiene a precisare Yang Shim, leader della consulenza tecnologica della società di servizi professionali EY Americas. In primo luogo, la C-suite si sta rivolgendo ai suoi Chief Information Officer per implementare le tecnologie necessarie a tracciare e registrare i dati ESG [in inglese] che gli stakeholder vogliono esaminare. In secondo luogo, ai CIO viene chiesto di gestire le IT operation in modo da contribuire a migliorare la posizione ESG dell’azienda.

Shim si aspetta che l’ESG diventi un obiettivo ancora più importante per i CIO in futuro, con l’entrata in vigore di altre normative del settore: “Penso che sarà una priorità assoluta per il prossimo anno”, aggiunge.

9. Problemi emergenti

I CIO avvertono che, nel 2024, verranno chiamati a dedicare più tempo alla preparazione di ciò che verrà.

“Per come la vedo io, il 30% del mio lavoro consiste nel guardare al futuro e nel determinare quali decisioni dobbiamo prendere per garantirlo”, evidenzia Basu.

Questo atteggiamento si riflette nell’acquisizione di VMware da parte di Broadcom alla fine del 2023 che, secondo i CIO e i loro consulenti, è diventata un’area di massima attenzione per molti dirigenti del settore tecnologico, che ora stanno valutando i potenziali impatti dell’operazione sui costi e sul servizio [in inglese].

“L’acquisizione da parte di Broadcom non è stata una sorpresa e le sue intenzioni con VMware sono state chiaramente annunciate in anticipo, ma c’è un senso di incredulità per il fatto che sia avvenuta e che abbia spinto i CIO a lavorare per capire cosa significherà per loro”, afferma Juan Orlandini che, in qualità di CTO di Insight North America, collabora con i CIO di tutti i settori sui loro punti in agenda.

10. Infrastrutture

Nonostante il ruolo sempre più strategico all’interno delle loro aziende, i Chief Information Officer rimangono molto attenti alle componenti tecniche del loro lavoro, in quanto continuano a modernizzare, eliminare il debito tecnico e ottimizzare i loro ambienti.

Non è facile: secondo State of the CIO, il 75% dei leader IT sottolinea quanto sia difficile trovare il giusto equilibrio tra innovazione aziendale ed eccellenza operativa.

“Si tratta di un aspetto che si ripresenta ogni anno: il lato infrastrutturale”, dice Phillips, spiegando che parte del suo lavoro deve consistere nel garantire che l’ambiente tecnico sia sempre in grado di scalare insieme all’azienda, man mano che questa cresce. “Si tratta di un ciclo di pianificazione costante, che richiede di sapere quali pulsanti dobbiamo premere prima che siano necessari”.

Anche Basu sta preparando l’infrastruttura della sua azienda per soddisfare le esigenze attuali e future, citando come esempio un progetto di modernizzazione in corso che prevede il passaggio a una nuova piattaforma ERP basata sul cloud, oltre alle iniziative di digitalizzazione in corso.

“Vogliamo essere su una piattaforma moderna e fare di più con i nostri soldi”, dice a proposito del passaggio, notando che i progetti porteranno risparmi sui costi e sull’efficienza e aggiungeranno nuove capacità digitali. “Come azienda in crescita, vogliamo modernizzarci continuamente per stare al passo”.

© Foundry