La distanza Juve-Thiago Motta e il nodo dello staff: cosa manca per l'accordo?

By La redazione di 90min

La firma di Thiago Motta si avvicina a grandi passi, è notoriamente lui il prescelto per sostituire Massimiliano Allegri (al di là della parentesi Montero) alla guida della Juventus e per avviare il nuovo ciclo bianconero: il patto tra le parti c'è già ma chiaramente, senza la firma, siamo ancora nella fase dell'attesa e degli aspetti da sistemare. Di quali aspetti si parla nello specifico? Il Corriere dello Sport di oggi lo spiega e si sofferma infatti sulla parte economica: ci sono lati da limare, i cosiddetti dettagli che però (pensando alle cifre in ballo) non possono essere sottovalutati.

Perché il nodo è lo staff tecnico?

Si parte dunque dalla richiesta del tecnico: 5 milioni di euro a stagione, ingaggio più che raddoppiato rispetto a quello percepito al Bologna, con 1,5 milioni aggiuntivi per il suo staff. Un gruppo composto da fedelissimi che seguono Motta dai tempi delle giovanili del PSG: Hugeux come vice, poi Garcia addetto all'analisi dei video, il match analyst Colasante, il preparatore atletico Colinet e i preparatori dei portieri (Lozano, Dossou-yovo).

La posizione della Juventus è leggermente diversa da quella espressa dall'allenatore: 5 milioni, sì, ma con inclusa anche la parte per lo staff (e non dunque con quel milione e mezzo aggiuntivo). Nei prossimi giorni dovrebbe andare in scena un blitz, con Giuntoli protagonista, per annullare le distanze e arrivare al sì definitivo, propedeutico alla firma sul triennale.

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