Cosa aspettarci dalla finale di Champions League 2023-24?

By Francesco Castorani

Wembley è la cornice perfetta. Non l'unica, ma una di quelle in cui qualunque calciatore vorrebbe festeggiare un trofeo, ritirarsi, piangere per la disperazione e salutare i propri tifosi. È il tempio adeguato per pregare per 90 minuti o più che la propria squadra esca vincitrice, per sognare quella Coppa dalle grandi orecchie che stabilisce le gerarchie del calcio europeo da ormai quasi 70 anni.

Cosa dobbiamo aspettarci dalla Finale della Champions League 2023-24 in programma stasera? L'ultima con il formato che abbiamo interiorizzato nel corso degli anni?

Ci sarà una favorita netta, il Real Madrid, con l'obiettivo di fare 15 contro la sorpresa del torneo, il Borussia Dortmund, con una sola Champions nel palmares e un percorso da autentica rivelazione nella corrente stagione. Ci saranno storie nelle storie pronte per essere raccontate con dei finali alternativi in base a ciò che accadrà nelle prossime ore.

La passerella del calcio tedesco

Toni Kroos lascerà il calcio dopo il prossimo Campionato Europeo in Germania. Lo farà a 34 anni, relativamente presto se lo confrontiamo ai ritiri dei giocatori di oggi. Ha salutato il Bernabeu commosso, a una partita dall'addio, rispettando le parole dette in passato. Aveva comunicato che il Real Madrid sarebbe stata la sua ultima squadra e così sarà. Nonostante possa ancora essere titolare ovunque, nonostante sia molto probabile che abbia ricevuto offerte generose dai paradisi fiscali contemporanei. La finale di Wembley sarà la sua ultima partita di calcio per club.

Marco Reus saluterà lo stesso giorno il Borussia Dortmund, da baluardo del club giallonero, bandiera di una squadra di cui è quarto per numero di presenze nella storia, secondo per numero di gol e primo se invece guardiamo alla classifica degli assist. È rimasto nei momenti belli e in quelli drammatici, quando era uno dei trequartisti più forti al mondo, quando vari suoi colleghi (Lewandowski, Gotze, Gundogan etc.) ringraziavano per gli anni trascorsi insieme e lasciavano città e club giallonero. Lui c'era nella drammatica finale di Wembley del 2013 contro il Bayern Monaco, ci sarà senza essere mai andato via anche in quella del 2024 contro il Real Madrid.

La prima del Real a Wembley

Wembley e la statistica curiosa. Il Real Madrid ha vinto 14 volte la Coppa dei Campioni/Champions League, disputando in totale di 17 finali (soltanto 3 quelle perse). Il Borussia Dortmund ne ha vinta una nel 1997 contro la Juventus e ne ha persa un'altra 11 anni fa contro il Bayern Monaco. Wembley è stato il teatro dell'ultimo atto di Champions League per ben sette volte nelle 69 edizioni giocate finora, e a sostenere una Finale nello stadio inglese ci è riuscito il Borussia, ma non il Real Madrid.

Borussia Dortmund v FC Bayern Muenchen - UEFA Champions League Final | Alex Grimm/GettyImages

Non una questione di merito, ma pura casualità. I Blancos hanno vinto due volte a Glasgow e una Cardiff, ma non sono mai riusciti a giocare una Finale a Wembley. Anche per il pluripremiato Real Madrid esistono ancora le prime volte.

Carlo Ancelotti nel 1982

Il 30 ottobre del 1982 nasceva Edin Terzic, condottiero del Borussia Dortmund e allenatore rivelazione in terra tedesca. La Finale di Wembley arriva dopo la Bundesliga persa all'ultima giornata l'anno scorso in una storia che contribuisce a presentarlo ancora come possibile erede di Jurgen Klopp. Il 30 ottobre del 1982 Carlo Ancelotti aveva 23 anni e si preparava a giocare un Roma-Pisa di Serie A, nella stagione che si sarebbe conclusa con il secondo Scudetto della storia giallorossa, il primo della sua carriera da calciatore.

Carlo Ancelotti | Stefano Montesi - Corbis/GettyImages

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