Il progetto Genoa raccontato dal direttore sportivo Marco Ottolini

By Giovanni Benvenuto

Marco Ottolini, direttore sportivo del Genoa, ha parlato ai microfoni del quotidiano ligure Il Secolo XIX. Il dirigente dei genoani ha delineato un quadro completo del gruppo allenato da Alberto Gilardino, senza nascondersi sui progetti futuri e sul rinnovo del tecnico ed ex calciatore di Milan e Fiorentina. Ottolini ha anche confermato che Fabio Miretti è nei radar rossoblù.

Sulla situazione attuale del club:E allora bisogna andare al punto in cui siamo partiti, a come stava il Genoa due estati fa. La società era stata salvata prendendola per i capelli, bisognava ripartire e risanare. Facendo risultati. Ci siamo riusciti, andando oltre le aspettative“, riporta calciomercato.com

Sul gruppo: “Forse è così ma io guardo ai fatti. Avevo delle convinzioni, l’idea di aver costruito una squadra con il giusto mix di esperti, talentuosi, “soldati”, giocatori pieni di voglia di rivalsa. E un allenatore desideroso di dimostrare di essere da Serie A. Le sensazioni c’erano, a volte non bastano. E invece avevamo visto giusto. I risultati sono arrivati”.

Su Gilardino: La conferma nasce dalla voglia di dare continuità, puntando su un allenatore giovane e con le idee chiare. Portarlo dalla Primavera in prima squadra si è rivelata una scelta azzeccata, un rischio calcolato che si è rivelato vincente. Si è meritato il rinnovo, la volontà di andare avanti c’era da parte di entrambi. Abbiamo in questi mesi delineato una strategia comune, definito una comunione di intenti indispensabile soprattutto quando ci saranno da affrontare insieme le difficoltà”.

Sempre sulla squadra: "Abbiamo lavorato per ridargli forza e credibilità a livello internazionale, d’altronde questo club fondato dagli inglesi ha in sé una vocazione internazionale. In squadra abbiamo 15 nazionalità diverse, a livello societario siamo un melting pot di culture diverse. Fondamentale però è mantenere la base italiana di questa squadra e in questi anni abbiamo lavorato in questa direzione”.

Sul blocco italiano:Dietro, con l’arrivo di Marcandalli, siamo a posto, in mezzo abbiamo 5 centrocampisti di proprietà, davanti anche siamo ben messi. Poi vedremo cosa accadrà sul mercato.Arriverà il momento in cui magari potremo trattenere tutti i giocatori, non è ancora quel tempo. Dobbiamo assecondare il percorso di crescita dei calciatori e sono dell’idea che quando arriva un’offerta debba essere presa in considerazione. Poi il club farà le sue valutazioni”.

Sul caso Gudmundsson: "Sembrava che fosse ormai stata archiviata, tanto che Albert era stato richiamato in nazionale. Ora vedremo gli sviluppi. Il suo avvocato è stato molto rassicurante”.

Albert Gudmundsson | Image Photo Agency/GettyImages

Sui giovani:Oltre a Marcandalli, abbiamo Fini, in gol con l’Under 21 azzurra, Papadopoulos, Masini e Accornero: andranno in ritiro a Moena. Sono ragazzi cresciuti nel settore giovanile, di proprietà ed è giusto valutarli bene perché sono un nostro tesoro“.

Su Vitinha e Spence: "Stiamo parlando con i club e con i giocatori, l’idea è quella di tenerli qui. Spence ha qualità da Champions e un potenziale ancora inespresso. Vitinha ha bisogno di una stagione per rilanciarsi e il Genoa è il posto giusto per farlo”.

Su Miretti: "Miretti è un giocatore che piace? Lo conosco bene, è un giocatore che seguiamo”.

Sull'obiettivo Europa:Sognare l'Europa? Nel medio-lungo termine certamente, è giusto che lo sogni e che ci provi. Perché qui non c’è nulla da invidiare ad altre realtà. Noi ora dobbiamo puntare a consolidarci, a raggiungere il più rapidamente possibile i 40 punti. Poi certo anche io penso come sarebbe bella una serata di coppa al Ferraris….”.


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