Come potrebbe giocare la Lazio di Marco Baroni?

By Francesco Castorani

in casa Lazio le acque sono torbide. Dall'addio di Maurizio Sarri il club biancoceleste ha attraversato diverse fasi. Quello della non accettazione per un ciclo finito male e prima del tempo, quella della volontà di offrire fiducia a Igor Tudor e ora la sensazione che nel club capitolino si sia tornati di nuovo al punto di partenza.

Le dimissioni del tecnico giunto a Roma solo qualche mese fa e le parole dure di Claudio Lotito sulla questione hanno chiuso un capitolo che è durato soltanto 11 gare e meno di 90 giorni. "Tudor? Ci ha chiesto di cambiarne otto giocatori, troppi per un gruppo che noi reputiamo all’altezza, ma se ne è andato da persona per bene, ci tengo a dirlo".

"Il nuovo allenatore? Lo saprete presto, abbiamo le idee chiare ma non ho ancora firmato nessun contratto. Quello che conta è che saremo competitivi, lo eravamo anche quest’anno se non avessimo perso punti con squadre di bassa classifica come la Salernitana. Questa squadra meritava di più". La tentazione Allegri che sembra già sfumata e diversi corridoi che conducono a un unico nome: Marco Baroni.

Modulo e crescita

Per molti calciatori la fase della maturità e della consapevolezza giunge nella seconda parte della propria carriera, a volte capita anche agli allenatori. Marco Baroni, nato a Firenze l'11 settembre 1963, vanta oltre 600 panchine in tutte le competizioni, ma soltanto 110 nella massima divisione italiana, con una media punti di 0.87 a partita. Bassa se consideriamo le aspettative e lo status biaconceleste, che negli ultimi 8 anni è stata guidato da Simone Inzaghi e Maurizio Sarri.

Tuttavia, se il suo nome è stato accostato alla panchina della lazio i motivi sono più grandi di una banale media punti. Il percorso di crescita negli ultimi 3 anni ha cambiato le stagioni di Lecce e Verona. I pugliesi hanno festeggiato una promozione dalla B e una salvezza insperata l'anno seguente; i veneti, a gennaio, condannati da chiunque alla retrocessione, hanno scoperto una forza incredibile, maturata giornata dopo giornata che ha spinto molti opinionisti a parlare di miracolo sportivo.

Il modulo di riferimento di Baroni, se guardiamo agli ultimi due anni, è un 4-3-3 modificabile in 4-2-3-1, data la similarità dei due schieramenti. Il tecnico fiorentino si basa sugli interpreti e, in caso di arrivo alla Lazio, troverebbe un terreno fertile per continuare il lavoro di Sarri, un campo seccato solo in parte dagli esperimenti di Igor Tudor.

Chi sarebbe utile da Verona?

Un allenatore viaggia verso una meta con obiettivi calcistici superiori a quella da cui è partito e la conseguenza, spesso, è che qualcuno dei fedelissimi provi a seguirlo. La speculazione sui nomi è lontano dalla realtà del mercato attuale, ma proviamo comunque a immaginare quali calciatori farebbero al caso della Lazio.

Darko Lazovic

Hellas Verona FC v Torino FC - Serie A TIM | Image Photo Agency/GettyImages

In scadenza e adattabile in più posizioni del campo. I giocatori come Darko Lazovic sono i preferiti di molti allenatori. A settembre compirà 34 anni e nelle ultime stagioni ha dovuto superare qualche infortunio che ne ha condizionato la continuità. Resta un profilo low cost, di quelli che ovviamente non esaltano la piazza, ma che possono rivelarsi utili e sorprendenti.

Ondrej Duda

US Salernitana v Hellas Verona FC - Serie A TIM | Francesco Pecoraro/GettyImages

30 anni da compiere a dicembre e il ruolo di leader al Verona e nella Nazionale slovacca di Calzona. Ondrej Duda è arrivato in Italia dal Colonia nella scorsa stagione dopo aver sviluppato la sua carriera principalmente in Germania. Ha un destro interessante con cui calcia piazzati e organizza la manovra dell'Hellas, e opera in un ruolo in cui il club biancoceleste ha bisogno di forza nuove.

Tomas Suslov

US Salernitana v Hellas Verona FC - Serie A TIM | Francesco Pecoraro/GettyImages

Stessa nazionalità di Duda, ma ben 8 anni di differenza. Tomas Suslov sarebbe un acquisto in prospettiva per Claudio Lotito e la sua nuova Lazio. 3 gol, 5 assist e un protagonismo che l'ha fatto emergere nelle difficoltà dell'Hellas. La squadra veneta l'ha comprato a un milione di euro di dal Groningen e il suo valore è già quasi decuplicato.

Tijjani Noslin

Hellas Verona FC v FC Internazionale - Serie A TIM | Timothy Rogers/GettyImages

Il talento più brillante della seconda parte di stagione veronese. 5 gol e 4 assist in 17 partite per Tijjani Noslin e pensare che lui l'attaccante centrale non l'aveva praticamente mai fatto prima del suo arrivo in Italia. In questi 5 mesi ha impressionato al punto di attirare l'interesse di diversi club di fascia più alta, tra cui anche la Lazio.

La probabile formazione di Baroni alla Lazio

Lazio, 4-3-3: Provedel; Lazzari, Romagnoli, Gila, Marusic; Guendouzi, Rovella, Vecino; Isaksen, Castellanos, Zaccagni All. Baroni

Lazio, 4-2-3-1: Provedel; Marusic, Romagnoli, Gila, Pellegrini; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Pedro Zaccagni; Castellanos All. Baroni

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