La 'bischerata in canna' e i meriti di Spalletti per tutti

By Francesco Castorani

Bischerata, azione da bischero, per lo più senza conseguenze dannose. È così che la Treccani definisce la bischerata, termine originariamente toscano il cui sinonimo più edulcorato potrebbe essere quello di sciocchezza.

L'Italia è una squadra forte, ma deve essere concentrata in tutti i momenti perché ha la bischerata in canna. È questo il senso di alcuni passaggi del lungo postpartita di Luciano Spalletti, intervistato ai microfoni della Rai, di Sky e poi in conferenza stampa rispondere dai giornalisti presenti in Germania.

Il riferimento alla bischerata è ovviamente all'inizio di Euro 2024, uno start scioccante che Federico Chiesa ha equiparato a quello della Finale di Wembley (poi vinta) contro l'Inghilterra nel 2021. La rimessa laterale horror di Federico Dimarco che ha generato il vantaggio di Bajrami dopo 20 secondi. Una sequenza che ha svegliato dal torpore chi stava digerendo sul divano e ha intristito dopo l'entusiasmo dell'inno chi aveva scelto di guardare l'esordio azzurro in piazza tra molte persone.

Ed è da quella giocata che si sono sviscerati molti temi di Italia-Albania. Non è soltato la giocata corale a esaltare la forza e l'unità del gruppo, ma qualsasi cosa accada in campo. "I ragazzi sono stati doppiamente bravi, mi sono piaciuti perché dopo il gol hanno ripreso a fare le stesse cose, hanno tutti partecipato con atteggiamenti corretti, tutti ci dividiamo ciò che succede in campo che sia un gol o un passaggio sbagliato. Non c'è quello più bravo, quello che vince la coppa ne stacca un pezzetto per ciascuno e lo dà a tutti. Si danno i meriti a tutti".