Palladino si presenta alla Fiorentina: che modulo userà e riferimenti al mercato

By La redazione di 90min

Giornata dedicata alla presentazione di Raffaele Palladino, a Firenze, come nuovo tecnico dei viola: il sostituto di Italiano si è sottoposto dunque alle domande dei giornalisti presenti al Viola Park soffermandosi sul proprio progetto per la Fiorentina, sul metodo di lavoro e sui primi contatti coi calciatori della rosa. Queste le sue parole:

"Se sono qui oggi è un grande motivo di orgoglio, sono emozionato di rappresentare la società, i ringraziamenti vanno fatti anche al Monza e se sono qui è anche merito loro che me ne hanno dato l'opportunità. Ringrazio tutto l'ambiente e ora sono felice e motivato per un percorso qua, ci sono grandi tifosi e un ambiente fantastico"

Cosa gli piaceva della Fiorentina e cosa cambierebbe: "Sono arrivato preparato perché la Fiorentina è una grande società, Italiano è stato molto bravo e ha raggiunto obiettivi fantastici e un grande gruppo. Il percorso va portato avanti, non è la partenza di quest'anno ma quel che è stato costruito. La rosa è forte e c'è sintonia con la società, parliamo ogni giorno e valutiamo tutto. Vogliamo lavorare per il bene della società".

Se ha parlato coi calciatori: "Ho parlato con tutti e mi odieranno subito, li ho chiamati in giro per il mondo, ho bisogno di parlare con loro e di capire l'uomo. Per me è fondamentale avere empatia, un bel rapporto, io parlo tanto e loro ti danno delle idee. Io i miei calciatori li devo amare ogni giorno perché devono rendere al massimo, li ho sentiti carichi tutti e non vedono l'ora di ripartire".

Sul Viola Park: "Il Viola Park è fantastico, il più bello che abbia visto, ti rendi conto della grandezza di questo posto e dell'ambizione. Il presidente ha costruito qualcosa di unico, voglio citare Barone perché ne sento parlare benissimo".

Che Fiorentina vuole: "Siamo in una fase di costruzione, dopo possiamo definire e entrare nei dettagli. Dev'essere ambiziosa di fare bene, ci dev'essere voglia di fare bene, la nostra squadra deve saper divertire e comandare la partita. Vedo positività e questo mi lascia ben sperare".

Sul modulo: "Io non sono integralista, mi piace cambiare e in questi due anni ho fatto tanti esperimenti e mi è piaciuto, credo nei principi di gioco ed è quello che fa l'intelligenza. I calciatori devono sapersi adattare in altre posizioni, la Fiorentina ha chi può farlo. L'idea mia è partire col 3-4-3 o 3-4-2-1 ma la Fiorentina viene da un percorso di 4-2-3-1 ed è qualcosa che potremo usare. In base agli avversari e a quel che vogliamo proporre poi vediamo, all'inizio potrebbe esserci la difesa a tre".

Il centravanti: "Ribadisco che c'è sintonia e confronto quotidiano, anche più volte al giorno, il confronto è crescita ed è importante. Sappiamo dove mettere qualcosa. L'attaccante determina a livello tecnico e di risultati, so che a Firenze son passati attaccanti di un certo valore e si aspettano uno importante. Sappiamo dove poter andare ad attingere e spero che qualcosa possa arrivare".

Su Commisso: "Il presidente l'ho sentito al telefono ma lo sentirò in giornata, lui è sempre presente e mi ha sorpreso la sua grande passione verso la Fiorentina, non vedo l'ora di conoscerlo e me ne parlano benissimo. Io sono attento ai valori umani e non vedo l'ora".

Il ruolo di Beltran: "Ho parlato con tutti sia dell'aspetto umano che tecnico tattico, ho parlato anche con lui. Per me lui ha caratteristiche importanti, può giocare sottopunta ma anche punta, è molto disponibile e ha grande mentalità. Non è tanto il sistema ma le caratteristiche".

Ancora sull'attaccante: "La bravura di un allenatore è capire chi ha a disposizione e farlo rendere bene, io non dico che mi serve quel giocatore, sappiamo che caratteristiche servono e poi cercherò di allenare nel miglior modo e di sfruttare le caratteristiche".

Sul portiere: "Ho parlato anche con loro, abbiamo grandi portieri e siamo contenti. Terracciano viene dalla miglior stagione in carriera e puntiamo su di lui, con la società c'è confronto anche sulle situazioni di mercato e può succedere qualsiasi cosa ma sono felice".

Su Firenze: "Tappa meravigliosa, io allenavo la primavera e ora mi trovo a Firenze per giocarmi l'Europa, una società ambiziosa, calciatori importanti...per me è un sogno e darò tutto me stesso. Non lo dico perché son frasi fatte, c'è tanto da fare".

Europa: "Qui è stato fatto un grande percorso, per me è stimolante e qualcosa che ti dà responsabilità, qualcosa che permette di dare di più. Daremo tutto, coi ragazzi proveremo a costruire qualcosa, qui c'è tutto per costruire qualcosa di importante".

Centrocampo rivoluzionato: "Abbiamo parlato con tutti, da qui al 30 giugno ci sono valutazioni che stiamo facendo e poi saprete le decisioni che abbiamo preso. Nei prossimi giorni saprete tutto quel che c'è da sapere".

Nico Gonzalez: "Lo conosco bene perché giocandoci contro era difficile, un top player, uno che determina ed è bene averli. Lui è carico e motivato, un ragazzo vero, non vedo l'ora di allenarlo. La sua posizione è trequartista di destra a piede invertito, può giocare anche dal lato opposto perché è intelligente".

Sui giovani: "Io credo tanto in loro, ho chiamato anche loro, sono fondamentali per il calcio di oggi e per il calcio italiano. A me piace lavorare con loro, a Monza ho avuto tanti giovani forti. Ho parlato anche con Galloppa, siamo amici, mi ha raccontato tutto dei giovani e li coinvolgeremo in ritiro e starà a loro convincermi che può restare nella rosa".

Lavoro sul mercato: "Io chiedo giocatori di qualità, c'è bisogno di loro, ma la società lavora alla grande e ha un grande scouting. Sappiamo dove andare a mettere mano. Il mercato ha mille varianti ma lavoriamo bene. Massima condivisione sulle uscite"

Lo staff: "Abbiamo già programmato il ritiro e quello che faremo durante l'anno. Giocare tanto è un bene, anche per la gestione del gruppo. Ringrazio la società perché mi ha messo nelle condizioni di lavorare con bravi ragazzi, professionisti che faranno il meglio, non dico tutti i nomi. Citterio, Peluso, poi gli analisti, preparatori atletici e preparatore dei portieri".

Su Ikoné: "Non sono riuscito a sentirlo, vediamo nei prossimi giorni, c'è una situazione aperta".

Rinforzi dal Monza: "La società sa cosa serve, l'ossatura qui è forte ed è un grande gruppo. Ho percepito unione. Lo sapete che il mercato è imprevedibile. Non ho fatto richieste specifiche dal Monza".

Sottil: "Lui per me è molto forte, sono calciatori che ti mettono timore, sono quelli che mi piacciono. Ha qualità, estro e gamba. Devo essere bravo a trovare la chiave per fare bene, in quello mi prendo la responsabilità".

I leader: "Ognuno mi ha lasciato qualcosa, un input su qualcosa, io ascoltavo e scrivevo. Mi piace tenere le cose in archivio. Loro sono i protagonisti e ho preso spunti. Il leader è il gruppo. All'interno c'è un leader, calcistico o nello spogliatoio, ci sono teste diverse...ma tutti devono ragionare nella stessa maniera, che ci siano valori, che sia una grande famiglia e che ci sia rispetto".

Su Parisi: "Nel 3-4-2-1 Parisi è perfetto per fare l'esterno, è un calciatore che ha qualità tecniche e fisiche, nel 4-2-3-1 può fare bene lo stesso. Insieme a Biraghi diventa difficile, per certi versi sono anche simili. Non ci precludiamo niente, ho spostato giocatori dall'attacco in difesa, come Ciurria, dipende dalla predisposizione".

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