storiedicalcio
By Matteo Baldini La consuetudine che vedeva un Mondiale sorprendente seguito da un Europeo fallimentare, o da una mancata qualificazione, si rinnovò per l'Italia anche in occasione di Euro '96. Una competizione, la decima edizione del torneo, che sancì un avvicinamento, seppur graduale, all'attuale conformazione degli Europei: si abbandonò in sostanza il novero ristretto a otto partecipanti per passare a sedici, suddivise in quattro gironi da quattro squadre ciascuno, con le prime due di ogni gruppo che sarebbero dunque approdate ai quarti di finale. Una nuova configurazione degli Europei che...
90min (IT)
By Matteo Baldini Ripensare al 1968 come a un anno normale significherebbe cancellare con un colpo di spugna la potenza e l'eco di un movimento che, comunque ci si voglia porre, ha condizionato in modo sostanziale la società, sancendo (almeno da un punto di vista della memoria storica) un prima e un dopo, un crocevia sociale e politico valido anche nei decenni a venire. Il calcio, come sempre, finisce per rappresentare la cartina al tornasole della società: solo George Best, per esempio, poteva essere il Pallone d'Oro degno di quella stagione, e così fu, andando a cristallizzare in un solo per...
90min (IT)
By Matteo Baldini I gesti che diventano routine, la palla in rete e poi quel movimento particolare che sai benissimo arriverà, una godibile ripetizione nel tempo che diventa marchio di fabbrica: solo così un'esultanza può diventare iconica, può restare nella storia? A rigor di logica la ripetizione del gesto è un ingrediente necessario per stampare una particolare esultanza nel libro di ciò che è meritevole di attenzione, persino di una spiegazione, ma il rigor di logica è un linguaggio che certi artisti non conoscono o che, più probabilmente, riescono a reinventare in corso d'opera, a plasmar...
90min (IT)
By Matteo Baldini Può esistere un gesto iconico senza che, per ambire ad esserlo, debbano passare i decenni e si debbano perciò raccogliere polvere o ruggine? Può, cioè, il richiamo del presente e persino del futuro dare senso pieno a un'esultanza anche se, come in questo caso, non diventa frutto della ripetizione e di un ricordo ormai sedimentato, perciò romantico? La risposta affermativa al quesito, sicuramente retorico, ha nome e volto di Erling Braut Haaland, ha le fattezze di un campione che spontaneamente leghiamo al calcio del futuro - non per un discorso soltanto anagrafico - e che non...
90min (IT)
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